Caladium

 Caladio

FAMIGLIA – Araceae.

ORIGINE – Foreste tropicali.

I Caladium, originari delle foreste tropicali, sono coltivati per il loro fogliame variopinto, con sfumature che spaziano dal bianco al rosa al rosso. Le foglie, di varie dimensioni e a forma di cuore, presentano piccioli avvolti alla base e sono lungamente picciolate. Le varietà più pregiate si distinguono per la lamina fogliare traslucida. Queste piante possiedono un organo sotterraneo tondeggiante e leggermente appiattito, noto come tubero, da cui emergono numerosi germogli dotati di piccoli tubercoli che portano una gemma.

NOTE CULTURALI
I tuberi vengono coltivati da gennaio a marzo in un substrato di torba e sabbia e posti in una serra calda, preferibilmente con riscaldamento dal basso, a una temperatura di circa 20/22°C. Solitamente, i tuberi sono piantati capovolti, un metodo che, specialmente nelle varietà più alte con fogliame abbondante, permette di ottenere piante più compatte e robuste.
Quando i germogli raggiungono alcuni centimetri di altezza e le radici sono ben sviluppate, si procede al rinvaso nel contenitore definitivo con un terriccio organico e poroso composto da torba, foglie di faggio, letame ben stagionato e sabbia in parti uguali. È importante che i vasi siano ben drenati e che i tuberi non siano completamente sepolti.

L'ambiente di crescita deve essere umido, caldo e leggermente ombreggiato.
Bisogna irrigare con moderazione all'inizio e più abbondantemente man mano che la pianta cresce.
La vegetazione può rimanere attiva fino a settembre-ottobre, periodo dopo il quale si possono interrompere le irrigazioni per consentire alla pianta il normale riposo. Una volta che il fogliame si è seccato, si potano le foglie, si interrompono le irrigazioni e si ripongono i vasi in un luogo con una temperatura non inferiore ai 15°C, fino a quando non si decide di iniziare un nuovo ciclo di coltivazione.
La nuova coltivazione inizia rimuovendo i tuberi dai vasi, pulendoli e eliminando tutte le radici secche, per poi procedere con la nuova messa a coltura.

TEMPERATURA - La temperatura ambientale ottimale: 15/20°C.

LUCE – È consigliabile posizionare le piante in luoghi ben illuminati (evitando l'esposizione diretta ai raggi solari) poiché la luce contribuisce a preservare la colorazione delle foglie.

ANNAFFIATURE
- Si raccomanda di irrigare frequentemente durante i mesi primaverili ed estivi.

TERRENO – Miscela di torba, foglie di faggio, letame ben stagionato e sabbia in parti uguali.

MOLTIPLICAZIONE – Il metodo di moltiplicazione del Caladium prevede il distacco dei piccoli tubercoli situati sulla parte superiore del tubero, utilizzando un coltello affilato. In alternativa, è possibile sezionare il tubero in pezzi più piccoli, facendo attenzione a mantenere una gemma su ogni segmento tagliato e applicare immediatamente un trattamento fungicida, usando disinfettanti a base di rame o simili. Dopo circa due anni, si potrà ottenere un tubero di dimensioni commerciali.

MALATTIE 
Afidi - prosperano in ambienti caldi, e la loro presenza è evidenziata da deformazioni, arricciamenti, ingiallimenti e cadute delle foglie, dovuti all'asportazione di linfa effettuata tramite il loro apparato boccale pungente e succhiatore.

Tripidi - sono insetti di dimensioni ridotte che infestano numerose piante ornamentali, nutrendosi attraverso punture sia sulle parti verdi che sui fiori. Questa attività provoca l'ingiallimento delle foglie, seguito da arricciamento e disseccamento, mentre i fiori tendono a deformarsi. I tripidi, effettuando punture sia sulle parti verdi delle piante sia sui fiori, inducono inizialmente un ingiallimento delle foglie, che poi si arricciano e seccano, e causano deformazioni ai fiori.

Marciume del tubero - favorito da temperature troppo basse (sotto 15°C.).