Cyclamen Persicum - Ciclamino
FAMIGLIA – Primulaceae.
ORIGINE - Asia Minore.
I Cyclamen Persicum sono originari dell’Asia Minore ed appartengono alla famiglia delle Primulaceae.
Le varietà attualmente coltivate sono frutto di lunghe selezioni ed in base alla loro provenienza si distinguono per i caratteri secondari, forma e grandezza del fiore, numero di petali, dimensioni delle foglie, portamento, precocità di fioritura.
I fiori si ergono sopra le foglie e ciascun fiore porta 5 petali incurvati indietro. Sono piante bulbose il cui bulbo è in effetti un tubero di forma piuttosto appiattita.
Le foglie sono carnose, lungamente picciolate con macchie più o meno argentate.
TEMPERATURA - La temperatura ideale per garantire loro una buona crescita ed un buono stato di mantenimento è compresa tra i 13 e i 18° C.
LUCE - Piena luce e lontano da termosifoni.
I Ciclamini durante la buona stagione possono essere tenuti all'aperto, ombreggiati però durante le ore di sole. Durante il periodo estivo è bene effettuare delle spruzzature giornaliere sulle foglie, contribuiranno ad assicurare un giusto grado di umidità.
ANNAFFIATURE - Nel periodo di fioritura (autunno inverno) tenere il terreno umido ma non inzuppato d’acqua, diminuire gli interventi dopo fioritura.
TERRENO – Prediligono un terriccio fertile composto preferibilmente da 50% terriccio di foglie di faggio, 25% di torba, 15% di terricciato e 10% di sabbia.
Raccomandazioni: al fine di evitare eventuali marciumi al colletto della pianta è bene lasciare il bulbo per 1/3 fuori del terreno al momento del rinvaso.
CONCIMAZIONI - Amano essere concimati con fertilizzanti liquidi complessi, in modo particolare durante il periodo estivo - autunnale, con titolo più alto di potassio durante la fioritura.
MOLTIPLICAZIONE -
Nella coltura industriale il Ciclamino si riproduce esclusivamente per seme e si effettua la semina generalmente in luglio - agosto. Per anticipare il tempo di germinazione è consigliabile mettere i semi a bagno 24 ore prima della semina. Il substrato per la semina deve essere costituito da 50% terriccio di foglie di faggio, 25% torba, 25% terriccio fertile e sabbioso.
I semi dovranno essere ricoperti da alcuni mm. di terriccio.
La temperatura ottimale di germinazione è di circa 15/20°C., occorrono 4/5 settimane per la germinazione.
Dalla semina all'ottenimento di pianta adulta e fiorita occorrono dai 16 ai 18 mesi.
MALATTIE -
Insetti:
Tripidi – insetti molto piccoli che praticano punture sia sulle parti verdi della pianta, sia sui fiori. Sotto la loro azione le foglie prima ingialliscono, poi si arricciano e disseccano, mentre i fiori si deformano.
Afidi – segni tangibili della loro presenza sono deformazione, accartocciamento, ingiallimento e caduta delle foglie a causa della sottrazione di linfa.
Acari – sono insetti di minuscole dimensioni che si sviluppano facilmente e rapidamente in ambienti caldo-secchi. In breve tempo le foglie colpite dalle punture assumono una colorazione grigio-piombo che vira rapidamente al bruno, ed alla fine cadono.
Oziorinco; l'adulto è un insetto di colore nero che resta nascosto di giorno e si nutre di notte divorando in modo caratteristico le parti verdi della pianta; ciò permette di distinguere il danno provocato da altre specie di insetti, mentre allo stato di larva vive nel terreno provocando danni, a volte irreversibili, al colletto e all'apparato radicale.
Crittogame:
Muffa grigia – sulle foglie, sugli steli e sui fiori compaiono delle aree di marciume che si ricoprono di un caratteristico feltro grigio – Evitare umidità elevata, temperature troppo basse e ventilare l’ambiente.
Fusarium – è una malattia vascolare che blocca la risalita della linfa, pertanto si manifesta con un ridotto accrescimento della pianta accompagnato da clorosi fogliare e avvizzimento.
Antracnosi, o Gleosporium cyclaminis: i sintomi sono la presenza di strozzatura dei piccioli e dei peduncoli, e macchioline tonde e brune sulle foglie.
Batteri:
Marciume molle del bulbo: si manifesta con il bulbo di consistenza molle e il distacco completo della parte area dal bulbo. I fattori che possono predisporre le piante di ciclamino alla malattia sono: ristagni idrici, alta umidità ambientale, abuso di concimazioni, terreno troppo acido.