Criterio base nella scelta di piante per l'idrocoltura
e belle.
Alcuni rivenditori professionisti, a dire il vero, danno delle risposte adeguate e suggerimenti validi su come effettivamente vanno trattate per avere una buona resistenza e longevità nel tempo, ma spesso ci troviamo a dover assistere a consigli dati da alcuni rivenditori sulla dosatura dell'acqua (quesito molto difficile se trattasi di piante non in idrocoltura), sulla temperatura approssimata, ma trascurando uno dei fattori più importanti nella vita delle piante e cioè la luce.
La luce è uno dei fattori principali nella vita delle piante, senza di essa non vi sarebbe vita. Per mezzo di essa avviene la fotosintesi clorofilliana, processo attraverso il quale alcuni microrganismi prelevano la luce prodotta dall'energia solare sintetizzando i composti organici a partire dall'anidride carbonica dell'ambiente ed attraverso la quale con una serie di procedimenti traggono le sostanze utili per esplicare le funzioni a loro vitali. Senza la luce tutto questo non sarebbe possibile.
La pianta collocata in ambiente con carenza di luce, ha delle manifestazioni evidenti come:
a) Decolorazione fogliare con conseguente ingiallimento.
b) Allungamento sproporzionato dell'internodo.
c) Crescita irregolare delle cellule con conseguente indebolimento dei tessuti e minor resistenza ad
attacchi patogeni.
d) La pianta tende a girarsi verso una sorgente luminosa.
Ricordiamoci dunque che oltre all'acqua, alla temperatura ambientale, le piante vanno collocate al posto giusto in base alle loro caratteristiche ed esigenze naturali.
L'intensità luminosa viene misurata con uno strumento chiamato luxometro ed i valori sono espressi in Lux. Utile sarebbe da parte dell'acquirente o da parte del rivenditore interessato il poter stabilire al momento dell'acquisto o della vendita un giusto valore del grado d'intensità luminosa ove verranno poste le piante.
Tutte le piante vengono raggruppate in tre fasce principali e suddivise in base al loro fabbisogno di luce.
a) Piante da poca luce 300/600 Lux.
b) Piante da media luce 700/900 Lux.
c) Piante da tanta luce da 1000 Lux in avanti.
Determinato il fattore luce ci accingeremo nelle scelte delle varie piante rispettando naturalmente il concetto delle tre fasce principali.
Non sempre gusti e consigli vanno d'accordo, vuoi per esigenze d'arredamento o anche perché si vuole acquistare a tutti i costi una o più piante con caratteristiche diverse da quelle adattabili all'appartamento, ufficio, ecc. A questo punto non ci rimane altro che consigliare un'illuminazione artificiale con delle lampade speciali per agricoltura adatte alla crescita delle piante.
Tipi di lampade
Non tutte le lampade presentano caratteristiche uguali. La scelta deve essere fatta in base alle caratteristiche del locale ove verranno installate ed anche in base al grado di illuminazione che si vuole ottenere. Abbiamo diverse possibilità di scelta tenendo conto che in commercio esistono lampade del tipo:
a) Incandescenza.
b) Fluorescenti.
c) Vapori di mercurio.
d) Luce mista.
Le lampade ad incandescenza sono le normali lampadine che servono ad illuminare i locali domestici, non sono adatte in quanto emanano forti quantitativi di calore e di conseguenza il rischio di bruciature,
specialmente, se le fronde sono in prossimità delle lampade.
Le lampade fluorescenti o al neon sono senza dubbio migliori delle precedenti e vengono consigliate
specialmente negli uffici moderni in quanto strutturalmente hanno soffitti bassi.
Le migliori sono senza dubbio le lampade a vapore di mercurio in quanto possiedono tutte le caratteristiche necessarie alla crescita delle piante. Esse sono consigliate per soffitti alti.
Le lampade a luce mista non sono altro che una miscela di componenti tra quelle a vapore di mercurio e quelle ad incandescenza. Presentano buone caratteristiche per la crescita delle piante, ma non sono adattabili a locali con soffitti alti.
Per poter creare delle fioriere dobbiamo sapere che le piante, in base al ruolo che rivestono, si suddividono in:
a) Piante esemplari.
b) Piante dominanti.
c) Piante contornanti.
d) Piante coprenti.
e) Piante cadenti.
l) Le piante esemplari, sono quelle che per le loro grandi dimensioni o per le loro fattezze sia naturali che apportate con l'ausilio dell'uomo, presentano caratteristiche uniche. In genere per risaltare le loro qualità vengono impiegate singolarmente oppure con qualche pianta cadente alla base.
2) La dominante è la pianta più alta della fioriera ed è quella che deve prevalere sulle altre. Essa ha la funzione di determinare la conformazione della fioriera.
3) Le contornanti sono quelle che servono a dare una proporzione alla fioriera ed armonia alla pianta
dominante.
4) Le coprenti servono a rivestire ed a sviluppare la base della fioriera.
5) Le cadenti sono quelle piante cascanti che con la loro armonia interrompono il tratto lineare della fioriera.
Tipi di fioriere
Esistono in commercio delle fioriere con forme diverse (rotonde, quadrate, rettangolari, esagonali, triangolari, ecc.), e di diversi materiali (ceramica, plastica, poliuretano, ecc.) in grado di soddisfare qualsiasi esigenza.
In base alla loro disposizione prendono il nome di:
a) Singole o accoppiate.
b) Modulari.
Sono singole o accoppiate quando vengono poste una o più fioriere allineate.
Si dicono modulari quando vengono installate più fioriere con l'aiuto di supporti al fine di creare un
movimento nella massa.
L'idrocoltura oltre che alle fioriere già in commercio, si può installare in qualsiasi struttura purché si facciano degli adattamenti particolari.
Adattamento strutturale
In ogni caso come ben noto per l'idrocoltura bisogna creare una struttura a tenuta stagna al fine di contenere la soluzione nutritiva. La profondità, se maggiore, deve essere portata a 21 cm interni ponendo sul fondo uno strato di argilla espansa o anche altro materiale di riempimento. Al di sopra di questo si porrà una lastra di polistirolo o materiale analogo al fine di creare un livello il più omogeneo possibile. Infine si rivestirà la parte interna con un foglio di polietilene integro allo scopo di creare una tenuta stagna.
In entrambi i casi, sia le fioriere e sia gli adattamenti strutturali devono essere accessoriati con un indicatore di livello e con fertilizzante a scambio ionico.
Non indispensabili, ma utili, sono i cilindri portavaso. Hanno lo scopo di facilitare una sostituzione di piante senza dover rifare la fioriera.
Autore Attilio Curcio
Pubblicato su Flortecnica – Mensile per l'informazione nel florovivaismo parchi e giardini – Novembre 1988 n.11