Cineraria Hybrida
FAMIGLIA – Asteraceae.
ORIGINE - Isole Canarie.
La Cineraria Hybrida, conosciuta anche come Senecio Cruentus, appartiene alla famiglia delle Asteraceae ed è originaria delle Isole Canarie. In natura, questa pianta è perenne, ma viene coltivata generalmente come biennale. Presenta fiori abbondanti e semplici, simili a margherite, disponibili in colori come il rosa, il rosso, il blu o in tonalità bicolore.
Le varietà più coltivate includono:
- Cineraria Hybrida Grandiflora, con un'altezza massima di 40 cm.
- Cineraria Maxima Nana, alta 30 cm.
- Cineraria Multiflora Nana, alta tra i 20 e i 30 cm.
La coltivazione autunnale e invernale si svolge in lettorini riscaldati o serre fredde, mantenendo la temperatura al di sotto dei 10°C ma mai inferiore a 0°C. Al di sopra dei 15°C, non avviene la formazione delle gemme fiorali. Il lasso di tempo tra la formazione delle gemme e la fioritura è di circa tre mesi e mezzo.
Le piante vengono coltivate in vasi per l'uso domestico o per abbellire le aiuole nei mesi primaverili.
È importante posizionarle in luoghi luminosi, ma protette dalla luce solare diretta.
TEMPERATURA - La temperatura ottimale è compresa tra i 8 e i15°C.
ESPOSIZIONE - Preferisce un ambiente luminoso, ma non tollera i raggi diretti del sole.
ANNAFFIATURE - L'irrigazione del terreno deve essere effettuata con regolarità, evitando la formazione di ristagni d'acqua; è importante lasciare che il terreno si asciughi prima di procedere con la successiva annaffiatura. Durante la primavera e l'estate, le annaffiature dovranno essere abbondanti, mentre in autunno e inverno si consiglia di ridurle.
TERRENO – Terriccio ben drenato composto da terricciato fertile mescolato con una piccola percentuale di sabbia.
CONCIMAZIONI - Si raccomanda, da aprile fino all'autunno, di somministrare concimi liquidi ternari diluiti in acqua ogni due settimane.
MOLTIPLICAZIONE - Nella coltura industriale le Cinerarie si propagano comunemente per seme. La semina si effettua generalmente da metà giugno a metà settembre in terrine con terriccio leggero e fertile e collocate in luogo ombreggiato.
I semi vanno coperti leggermente e, mantenendo il terreno adeguatamente umido, la germinazione avviene rapidamente.
Non appena le piantine sono abbastanza grandi da essere maneggiate, vengono trapiantate in terrine o cassette, mantenendo una distanza di circa 5 cm l'una dall'altra. In seguito, si procede con la prima messa a dimora in contenitori da 8-10 cm di diametro, per poi trasferirle definitivamente in vasi da 13-15 cm di diametro. Il terriccio ideale è composto da un terricciato fertile con una piccola aggiunta di sabbia.
MALATTIE
Fusarium – è una malattia vascolare che blocca la risalita della linfa, pertanto si manifesta con un ridotto accrescimento della pianta accompagnato da clorosi fogliare e avvizzimento.
Oidium o Mal Bianco - Il mal bianco è una malattia piuttosto comune che si manifesta inizialmente con macchie bianche sulle foglie. Con il tempo, queste macchie si estendono su tutta la superficie fogliare, cambiando colore dal bianco al grigio e poi al marrone. In seguito, le foglie si arricciano, seccano e cadono.
Afidi - prosperano in ambienti caldi, e la loro presenza è evidenziata da deformazioni, arricciamenti, ingiallimenti e cadute delle foglie, dovuti all'asportazione di linfa effettuata tramite il loro apparato boccale pungente e succhiatore.
Tripidi - sono insetti di dimensioni ridotte che infestano numerose piante ornamentali, nutrendosi attraverso punture sia sulle parti verdi che sui fiori. Questa attività provoca l'ingiallimento delle foglie, seguito da arricciamento e disseccamento, mentre i fiori tendono a deformarsi. I tripidi, effettuando punture sia sulle parti verdi delle piante sia sui fiori, inducono inizialmente un ingiallimento delle foglie, che poi si arricciano e seccano, e causano deformazioni ai fiori.
Ragno rosso - è un insetto di minuscole dimensioni, dotato di grande mobilità; si sviluppa facilmente e rapidamente in ambienti caldo-secchi, Dopo la schiusa delle uova i ragnetti realizzano un vero e proprio "assalto alle foglie " durante il quale infliggono ai tessuti vegetali un numero incredibilmente elevato di punture. In breve tempo le foglie colpite dalle stilettate assumono una colorazione grigio- piombo che vira rapidamente al bruno, ed alla fine cadono.