Cordyline Terminalis

Cordyline terminalis

 
Le Cordyline, sono piante perenni originarie delle regioni tropicali e subtropicali dell'Australia, Nuova Zelanda e sud-est asiatico. Pur somigliando alle Dracaene, si distinguono per le loro radici robuste, di forma cuneiforme e colore bianco. Presentano foglie lanceolate-ovali, ampie, di colore verde, frequentemente variegate o sfumate di rosa, rosso o bianco. Il disegno e il colore delle striature sulle foglie cambiano a seconda della specie e della varietà. Con il tempo, le foglie basali cadono, donando alla pianta un aspetto palmiforme. In ambiente domestico, al pari di molte piante da esterno, fioriscono di rado, producendo fiori piccoli, stellati e di colore giallo pallido.

TEMPERATURA – La temperatura minima invernale non deve scendere al di sotto dei 15-16°C.

LUCE -Le Cordyline preferiscono una posizione molto luminosa, tuttavia protette dall'esposizione diretta ai raggi solari.

ANNAFFIATURE
- Durante l'estate, le annaffiature dovrebbero essere abbondanti, facendo attenzione a evitare il ristagno d'acqua nel sottovaso, mentre in inverno è consigliabile ridurle. Per aumentare l'umidità ambientale, è consuetudine vaporizzare giornalmente le foglie con acqua a temperatura ambiente.

TERRENO –Preferisce un terreno fertile, poroso e drenante, composto da terriccio di foglie, torba e sabbia.

CONCIMAZIONI - Da aprile a settembre, è consigliabile somministrare una piccola dose di fertilizzante ogni 10-15 giorni, utilizzando del concime liquido diluito nell'acqua.

MOLTIPLICAZIONE - Le piante del genere Cordyline possono essere propagate tramite semi, talee apicali e di fusto, e margotta.

La semina avviene in primavera, in ambiente protetto, su substrato riscaldato (almeno 20°C) e umido. Le piantine, una volta cresciute, vengono trapiantate in contenitori di circa 6 cm.

Le talee apicali si ottengono recidendo la parte superiore delle piante madri e facendole radicare in un mix di torba e sabbia, sotto vetro o plastica, in un ambiente che mantenga una temperatura costante di 20-22°C.
Si possono utilizzare anche i fusti di piante più vecchie, tagliati in sezioni di circa 8 cm e piantati verticalmente in un composto di torba e sabbia in parti uguali.

Un altro metodo di propagazione prevede di adagiare un segmento di fusto nudo, con almeno due o tre nodi, su un contenitore con terriccio torboso, coperto da vetro o plastica. Dalle gemme di ciascun nodo nasceranno nuove piantine, che successivamente verranno trapiantate singolarmente.

La margotta si pratica generalmente su piante adulte e prive di foglie alla base, una tecnica che consente di ottenere piante già sviluppate.

Di solito, la parte di fusto residua dopo il taglio apicale viene stimolata a produrre germogli laterali, che possono essere mantenuti sulla pianta madre o usati per ulteriori propagazioni.

MALATTIE
 
Cocciniglie - sono insetti che si riproducono rapidamente e possono quindi causare gravi infestazioni. Colpiscono fiori e foglie e, oltre ai danni diretti, secernono una melata che spesso favorisce lo sviluppo della fumaggine, peggiorando ulteriormente la situazione. Si riconoscono per la loro copertura di cera bianca.

Afidi
- prosperano in ambienti caldi, e la loro presenza è evidenziata da deformazioni, arricciamenti, ingiallimenti e cadute delle foglie, dovuti all'asportazione di linfa effettuata tramite il loro apparato boccale pungente e succhiatore.

Tripidi
- sono insetti di dimensioni ridotte che infestano numerose piante ornamentali, nutrendosi attraverso punture sia sulle parti verdi che sui fiori. Questa attività provoca l'ingiallimento delle foglie, seguito da arricciamento e disseccamento, mentre i fiori tendono a deformarsi. I tripidi, effettuando punture sia sulle parti verdi delle piante sia sui fiori, inducono inizialmente un ingiallimento delle foglie, che poi si arricciano e seccano, e causano deformazioni ai fiori.